AVVISO PER IL GIORNO 12 MAGGIO 2023
L’Istituto
Nell’anno scolastico 2020/21 è nata una nuova realtà scolastica dalla fusione di due identità distinte: l’Istituto Comprensivo 4 Sulmona-Catullo-Salesiane ad indirizzo musicale. In esso confluiscono la Scuola Secondaria di I grado Catullo e le scuole dell’Infanzia e primaria dei plessi Sulmona-Salesiane.
L’I.C.4 Sulmona-Catullo-Salesiane, in virtù della sua struttura verticale, si presenta particolarmente idoneo a promuovere il raccordo fra i diversi ordini di scuola, seguendo l’alunno dall’infanzia alla preadolescenza, nell’ottica della continuità tra le varie fasi della crescita e dello sviluppo, continuità che risulta favorita dalla condivisione delle attività di progettazione, dal raccordo tra le programmazioni, dal comune intento educativo teso a perseguire la formazione del cittadino attivo e consapevole. Di fronte alle sfide di una società sempre più complessa, che richiede competenze e prestazioni elevate, l’I.C.4 Sulmona-Catullo-Salesiane offre risorse e opportunità in linea con le innovazioni didattiche, metodologiche e tecnologiche, grazie al contributo di tutto il personale coinvolto, docente, amministrativo e ausiliario, coordinato e diretto dal Dirigente Scolastico, Professoressa Maria Rosaria Toscano, a partire dal 1° settembre 2020. L’Istituto è costituito da tre plessi: la sede centrale “Sulmona” e i plessi “Salesiane” e “Catullo”.
La Scuola dell’infanzia ha un’organizzazione del tempo scuola distribuito in 40 ore settimanali.
L’organizzazione oraria nella Scuola primaria prevede 27 ore settimanali per tutte la classi a cui si aggiungono due classi a tempo pieno (40 ore settimanali) del plesso Sulmona e tre classi a tempo pieno del plesso Salesiane.
Nella Secondaria di I grado – plesso Catullo – sono presenti 5 corsi di lingua spagnola e 3 di lingua francese e una sezione ad indirizzo musicale.
Nella profonda consapevolezza che “contribuire allo sviluppo della persona umana” e “garantire il successo formativo di ciascun allievo” rappresentano i fini complessi, ma ineludibili di ogni scuola, il Dirigente Scolastico e il corpo docente ritengono che sia possibile perseguire tali fini solo se si procede oltre le dichiarazioni di principio e si opera, invece, con azioni concrete nella quotidianità̀ del fare scuola. Tali azioni, però, devono essere basate sulla comprensione e condivisione degli scopi educativi individuati attraverso il confronto e la mediazione inerenti il profilo della persona che si attende come esito dei processi formativi promossi.
Il Dirigente Scolastico, inquadrato nella dirigenza dello stato (Area V della Dirigenza), è (decreto legislativo n. 165/01, art.25) “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali”. Il “Preside”, prima quasi primus inter pares, è stato trasformato in Dirigente Scolastico con l’autonomia scolastica concessa negli ultimi anni ha ricevuto maggiori responsabilità e soprattutto una veste nuova. Il Dirigente controlla le risorse finanziarie concesse dallo Stato alla scuola a lui affidata, e deve fare periodicamente resoconto del bilancio al Consiglio d’Istituto. È sua la firma sotto ogni circolare o documento emesso dalla scuola, e di conseguenza è anche sua la responsabilità su ciò che i documenti dicono. In sostanza, col tempo sta avendo sempre più le funzioni di un normale dirigente d’azienda. Ai Dirigenti Scolastici spetta lo svolgimento di numerosi e peculiari incarichi aggiuntivi tra i quali la presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo e del secondo ciclo, la presidenza di commissioni di concorso a cattedre, la reggenza di ulteriori istituti scolastici, la direzione delle attività connesse all’educazione degli adulti e alla terza area degli istituti professionali, la direzione di corsi di formazione per il personale. Per i suddetti incarichi spettano al dirigente indennità aggiuntive, fatta eccezione per l’incarico di presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo ciclo (ex esami di licenza media). Tale incarico, pur essendo obbligatorio e aggiuntivo, non comporta compensi né alcun rimborso spese.
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